La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
Riguardo l’impatto della fotobiomodulazione (PBM) sul riassorbimento radicolare infiammatorio ortodonticamente indotto (OIIRR) permangono ancora dei dubbi e i risultati ottenuti dalla ricerca risultano controversi. Si è quindi voluta valutare l’influenza di due protocolli di PBM, uno dei quali richiede un’elevata frequenza di applicazione (nei giorni 0, 3, 7, 14, poi ogni 2 settimane), mentre il secondo richiede applicazioni meno frequenti (ogni 3 settimane), sull’OIIRR che accompagna il trattamento ortodontico.
Per lo studio randomizzato e controllato sono state reclutate 20 pazienti di sesso femminile che richiedevano l’estrazione terapeutica dei primi premolari mascellari e sono state suddivise casualmente in 2 gruppi uguali; nel gruppo A, un lato dell’arcata mascellare è stato sottoposto a PBM nei giorni 0, 3, 7, 14 e successivamente ogni 2 settimane, mentre nel gruppo B un lato è stato scelto a caso per ricevere PBM ogni 3 settimane. Il laser applicato era un laser a diodi in modalità continua e la retrazione del canino in entrambi i gruppi è stata eseguita con molle a spirale chiusa, erogando un livello di forza monitorato ogni 3 settimane, per un periodo di studio di 12 settimane totali. Inoltre, per la valutazione dell’OIIRR è stata eseguita una tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT) prima e dopo la retrazione.
I risultati ottenuti non hanno rilevato differenze significative nella quantità di OIIRR né nel lato trattato dal laser in entrambi i gruppi A e B. Pertanto, la fotobiomodulazione non influisce sull’OIIRR, né aumentando né diminuendo la sua presenza, con entrambi i protocolli di applicazione del laser.
Si può quindi affermare che la PBM non determina un riassorbimento radicolare inferiore a quello comunemente osservato con il trattamento ortodontico convenzionale e che non ha alcun effetto sull’OIIRR.
Fonte: BMC Salute orale – https://doi.org/10.1186/s12903-022-02251-w
https://bmcoralhealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12903-022-02251-w