La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
La demenza ad esordio precoce provoca una profonda perdita della capacità di provare piacere, secondo una ricerca condotta dall’Università di Sydney e pubblicata dalla rivista Brain.
Gli scienziati hanno scoperto che nelle aree frontali e striatali del cervello si verifica una marcata degenerazione nei pazienti con demenza fronto-temporale. I ricercatori ritengono che questo sia il primo studio a dimostrare una profonda anedonia nelle persone con questa patologia.
L’anedonia è comune anche nelle persone con depressione, disturbo bipolare e disturbo ossessivo-compulsivo e può essere particolarmente invalidante per l’individuo. I ricercatori hanno reclutato 172 partecipanti: 87 con demenza, 34 affetti da malattia di Alzheimer e 51 partecipanti sani, anziani, di controllo.
Tra i soggetti con demenza, 24 presentavano demenza semantica e otto soffrivano di afasia progressiva non fluente (PNFA). Rispetto ai controlli, i pazienti con demenza fronto-temporale, tranne quelli con PNFA, hanno mostrato un’anedonia clinicamente significativa. Questo non è stato riscontrato nei soggetti affetti da Alzheimer. L’anedonia era associata ad atrofia in una rete fronto-striatale estesa che comprendeva le cortecce pre-frontali, paracingolate e insulari orbito-frontali e mediali, nonché il putamen.
I risultati sottolineano l’importanza di considerare l’anedonia come una caratteristica principale della demenza fronto-temporale.
Gli autori concludono: “studi futuri saranno essenziali per affrontare l’impatto dell’anedonia sulle attività quotidiane e per informare lo sviluppo di interventi mirati per migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie”.
Fonte: Brain