Artrite reumatoide: approvati i nuovi criteri di remissione

È ufficiale: l’American College of Rheumatology (ACR) e l’European Alliance of associations for rheumatology (EULAR) hanno approvato la rivisitazione dei criteri di remissione nell’artrite reumatoide (AR). Il documento pubblicato nel numero di ottobre 2022 degli “Annals of the Rheumatic Diseases” fornisce la convalida della modifica dei criteri booleani di remissione ACR/EULAR per includere una soglia di 2 cm anziché di 1 cm per il criterio PtGA (valutazione globale del paziente).

La definizione di remissione del 2011 era di due tipi: la prima, definizione booleana, che richiedeva che una persona avesse un punteggio pari o inferiore a 1 in ciascuna delle quattro variabili fondamentali: conta delle articolazioni doloranti, conta delle articolazioni gonfie, valutazione globale del paziente (PtGA) e proteina C-reattiva (CRP), una misura dell’infiammazione. La seconda, la definizione basata sull’indice, utilizzava il punto di cut-off di remissione del Simplified Disease Activity Index (SDAI).

Tuttavia, la soglia di 1 o meno per la PtGA risultava troppo rigida, con alcuni pazienti che non la raggiungevano pur soddisfacendo gli altri cut-off.

L’obiettivo di un gruppo di studiosi è stato quello di validare una revisione dei criteri di remissione booleani utilizzando una soglia PtGA più alta e di validare i criteri provvisoriamente approvati basati sull’indice.

I dati utilizzati provenivano da 2048 partecipanti allo studio, 1101 con RA precoce e 947 con RA conclamata da 4 studi randomizzati. Gli autori hanno testato la soglia PtGA proposta più alta di 2 cm (Boolean2.0) (range 0-10 cm) rispetto alla soglia originale di 1 cm (Boolean1.0) e analizzato l’accordo tra i criteri basati su Boolean e quelli basati su indici (Simplified Disease Activity Index (SDAI) e Clinical Disease Activity Index (CDAI)) per la remissione.

Inoltre, hanno esaminato quanto ciascuna definizione di remissione prediceva la successiva buona funzione fisica (Health Assessment Questionnaire (HAQ) score≤0,5) e la non progressione radiografica.

Dai risultati è emerso che la percentuale di pazienti con malattia in remissione a 6 mesi dall’inizio del trattamento aumentava utilizzando Boolean2.0 rispetto a Boolean1.0, dal 14,8% al 20,6% nella RA precoce e dal 4,2% al 6,0% nella RA conclamata.
L’accordo tra Boolean2.0 e i criteri di remissione SDAI o CDAI era migliore rispetto a Boolean1.0, in particolare nelle fasi iniziali della malattia.
I criteri di remissione Boolean2.0, SDAI e CDAI avevano rapporti di verosimiglianza positivi (LR) simili per prevedere la non progressione radiografica e un punteggio HAQ ≤0,5 (LR positivo 3,8-4,3).
Invece, l’omissione di PtGA (BooleanX) peggiorava la previsione di buoni esiti funzionali.

In conclusione, l’utilizzo dei criteri Boolean 2.0 sembrerebbe classificare un maggior numero di pazienti come in remissione e aumentare la concordanza con i criteri di remissione basati sugli indici, senza però compromettere il valore predittivo per gli esiti radiografici o funzionali.
Pertanto, queste modifiche andrebbero adottate sia per i futuri studi clinici sia nella pratica clinica.

Fonte: Annals of the rheumatic diseases

https://ard.bmj.com/content/annrheumdis/early/2022/10/20/ard-2022-223413.full.pdf

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