Osteoartrosi dell'anca: l’efficacia del concentrato di aspirato midollare
I risultati di una revisione sistematica, pubblicata su Indian journal of orthopaedics nel 2024, hanno dimostrato che la somministrazione di […]
Una recente revisione sistematica ha esaminato dettagliatamente la paresi del nervo interosseo posteriore (PIN) nei pazienti affetti da artrite reumatoide (RA). Lo scopo della revisione è stato quello di fornire un quadro completo della pato-anatomia, della presentazione clinica, delle metodiche diagnostiche, delle opzioni terapeutiche e degli esiti associati.
Secondo lo studio, pubblicato nel 2024 sulla rivista Hand, basato sull’analisi di 72 casi di paresi del PIN in 70 pazienti con RA, è emerso un rapporto maschi-femmine di 1:2,7. Il dolore al gomito è stato identificato come sintomo prevalente, riportato in 20 casi su 33; mentre, la paralisi o la debolezza nell’estensione delle dita è stata osservata rispettivamente in 27 e 6 casi su 33. L’indagine ha evidenziato che solo un paziente su 54 sottoposti a intervento chirurgico ha continuato a sperimentare debolezza, nonostante un precedente periodo di trattamento conservativo della durata di tre mesi.
In conclusione, una gestione farmacologica appropriata insieme alla risonanza magnetica (MRI) e al monitoraggio ecografico può essere utilizzata per il trattamento conservativo. Ciononostante, gli autori raccomandano la decompressione chirurgica per i pazienti con una patologia compressiva che non migliorano dopo sei settimane di trattamento conservativo, o per quelli con una malattia avanzata al momento della presentazione. Questi risultati offrono una guida preziosa per il trattamento ottimale della paresi del PIN nei pazienti con RA, migliorando la gestione clinica e gli esiti a lungo termine.
Fonte: Advance online publication
https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/15589447241260766
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