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Le differenze nella gestione e negli esiti degli ascessi cerebrali dovuti a batteri Gram-positivi (GPB) rispetto a batteri Gram-negativi (GNB) non sono ad oggi ancora ben definite.
Gli esperti hanno quindi voluto analizzare ed esaminare retrospettivamente una coorte di pazienti adulti con ascessi cerebrali dovuti a infezione monomicrobica.
All’interno del gruppo di studio, 177 individui avevano avuto un ascesso cerebrale monomicrobico: l’80,8% causato da GPB e il 19,2% da GNB. Inoltre, i pazienti GNB presentavano una storia di chirurgia testa/collo che non risultava nei GPB e i patogeni riscontrati nel gruppo GNB includevano: Pseudomonas aeruginosa, specie Klebsiella e Enterobacter; nel gruppo GPB c’erano invece Staphylococcus aureus e Streptococcus.
La maggior parte dei pazienti aveva poi avuto una gestione medica/chirurgica combinata e la durata mediana della terapia antibiotica si assestava intorno ai 42 giorni, senza significative differenze nella recidiva dell’infezione o nei tassi di sopravvivenza a 3 mesi. Tuttavia, i pazienti con GNB avevano maggiori probabilità di avere un fallimento terapeutico rispetto a quelli con GPB (44,1% contro 22,4%).
In conclusione, rispetto agli ascessi cerebrali causati da GPB, quelli dovuti a GNB avevano maggiori probabilità di subire un precedente intervento chirurgico alla testa e al collo. Non è stata poi osservata alcuna differenza statistica nei risultati tra i gruppi, ma i pazienti con GNB presentavano un tasso di fallimento terapeutico più elevato rispetto a quelli con GPB.
Fonte: International Journal of Infectious Diseases