IBD: in fase di infiammazione aumenta il rischio di infezioni

Nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD), l’infiammazione istologica aumenta il rischio di infezioni gravi, anche durante periodi di bassa attività della malattia, evidenziando l’importanza di raggiungere la remissione, con una mucosa completamente guarita. A evidenziarlo è un team dell’Università di Gothenburg, in Svezia, che ha pubblicato i risultati di uno studio sul Clinical Gastroenterology and Hepatology.

I ricercatori hanno raccolto dati da 55.626 adulti con una diagnosi di IBD con biopsie ileo-colonrettali di cui circa i due terzi avevano la colite ulcerosa e un terzo soffriva di malattia di Crohn. Dopo aver aggiustato i dati in base a fattori sociali e demografici, comorbilità croniche, ricoveri e precedenti interventi chirurgici legati a IBD, i ricercatori svedesi hanno osservato che tra i pazienti con infiammazione istologica si sono verificate 4,62 infezioni gravi ogni 100 persone/l’anno di follow-up, rispetto a 2,53 ogni 100 persone/anno (aHR 1,59; IC 95%, 1,48 – 1,72) dei pazienti in remissione. Inoltre, l’infiammazione istologica è stata associata a un aumento del rischio di infezione grave sia nella colite ulcerosa che nella malattia di Crohn, rispetto alla fase in remissione. In particolare, l’infiammazione istologica è stata associata a un aumento del rischio di sepsi (aHR 1,66; IC 95%, 1,28 – 2,15) e di infezioni opportunistiche (aHR 1,71; IC 95%, 1,22 – 2,41).

Fonte: Clinical Gastroenterology and Hepatology 2023

https://www.cghjournal.org/article/S1542-3565(23)00855-8/fulltext

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