La prevalenza dell’asma severo nei bambini in Europa
Un gruppo di ricercatori italiani ha esaminato la prevalenza dell’asma severo nei bambini in Europa di età compresa tra 5 […]
Una nuova ricerca, basata su una revisione sistematica e una meta-analisi di quarantotto studi provenienti da ventisette Paesi, ha esplorato gli effetti del COVID-19 sui pazienti con asma allergico. L’articolo completo, pubblicato su Allergologia et immunopathologia, ha analizzato dati raccolti tra il 1° dicembre 2019 e il 31 luglio 2023.
I risultati mostrano che la prevalenza dell’asma tra i pazienti con COVID-19 è del 7,9%. L’analisi ha evidenziato una riduzione del 16,5% nel rischio di contrarre il COVID-19 per le persone con asma rispetto a quelle senza. Questo dato potrebbe suggerire un ruolo protettivo dell’asma o dei trattamenti associati nell’infezione da COVID-19, anche se sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere pienamente il fenomeno. Inoltre, non sono state rilevate differenze statisticamente significative nei tassi di ospedalizzazione, ammissione in terapia intensiva e mortalità tra pazienti con e senza asma. Il rischio di decesso per COVID-19 è risultato simile tra i due gruppi.
Questi risultati suggeriscono che, mentre i soggetti asmatici possono avere un rischio leggermente inferiore di contrarre il COVID-19, una volta infettati, la loro prognosi non differisce significativamente rispetto a quella dei non asmatici. Questa analisi fornisce informazioni preziose per i medici nel gestire e consigliare i pazienti asmatici durante la pandemia di COVID-19.
Fonte: Allergologia et immunopathologia
https://all-imm.com/index.php/aei/article/view/1116
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