La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
Il dolore toracico acuto può manifestarsi come rigidità, bruciore o altri fastidi al petto o dolore acuto che si diffonde a schiena, collo, spalle, braccia e mascelle e che può essere accompagnato da respiro corto. Tuttavia, meno dell’8% di questi pazienti riceve una diagnosi di una delle tre più importanti cause cardiovascolari, ovvero sindrome coronarica acuta, embolia polmonare o dissecazione dell’aorta. Un triage efficace per i pazienti a rischio molto basso di queste malattie gravi è dunque importante.
Lo studio
Un team guidato da Marton Kolossvary, del Massachusetts General Hospital di Boston, ha sviluppato un modello open source per identificare i pazienti con sindrome da dolore toracico acuto che erano a rischio di sindrome coronarica acuta, embolia polmonare, dissezione dell’aorta o tutte le cause di mortalità a 30 giorni, usando i raggi X. Il modello è stato testato su 5.750 pazienti dopo essere stato messo a punto sulle immagini relative a 23.005 pazienti.
Dai risultati è emerso che lo strumento ha migliorato, in modo significativo, la predizione degli outcome sfavorevoli al di là di sesso, età e markers clinici convenzionali come i test dei D-dimeri nel sangue. Il modello, inoltre, ha mantenuto la sua accuratezza diagnostica tra età, sesso ed etnie differenti. Infine, con una soglia di sensibilità del 99%, il modello è stato in grado di rimandare a ulteriori test il 14% dei pazienti rispetto al 2% usando altri modelli che consideravano solo età, sesso e biomarkers.
Fonte: Radiology 2023
https://pubs.rsna.org/doi/full/10.1148/radiol.221926