
ADHD: bambini nati da madre con diabete gestazionale più a rischio di soffrirne
I bambini nati da madri con diabete gestazionale hanno maggiori probabilità di sviluppare disturbo da deficit di attenzione e iperattività […]
Promuovere la salute cardiovascolare attraverso il coinvolgimento attivo dell’intero nucleo familiare può rappresentare una strategia efficace nella prevenzione delle malattie croniche, come il diabete. Un recente studio pubblicato su Annals of Family Medicine ha valutato l’efficacia di un modello strutturato di promozione della salute cardiovascolare, basato sulla famiglia, nella gestione del peso tra adulti, con risultati promettenti sul lungo periodo.
La ricerca, uno studio controllato randomizzato a cluster (ClinicalTrials.gov NCT02771873), ha coinvolto 1.671 adulti (di cui oltre il 66% donne), appartenenti a 750 famiglie. I partecipanti sono stati assegnati casualmente a uno dei due gruppi: un gruppo ha ricevuto un pacchetto completo di interventi, mentre l’altro ha ricevuto cure usuali potenziate. L’unità di randomizzazione era la famiglia, per valorizzare le dinamiche di supporto reciproco e la responsabilità condivisa nel percorso di cambiamento.
Il pacchetto completo è stato somministrato da operatori sanitari non medici e includeva: screening annuale dei fattori di rischio cardiovascolare, sessioni strutturate di modificazione dello stile di vita, invio al medico di base per i soggetti con fattori di rischio noti e un follow-up attivo per monitorare l’aderenza alle pratiche di autocura. Le misurazioni antropometriche — peso, indice di massa corporea (BMI) e circonferenza vita — sono state raccolte all’inizio dello studio, a un anno e a due anni.
Dopo due anni, il gruppo sottoposto all’intervento ha mostrato riduzioni significative: il peso medio si è ridotto di 2,61 kg (IC 95%: −3,95 a −1,26; P < .001), il BMI di 1,06 kg/m² (IC 95%: −1,55 a −0,58; P < .001) e la circonferenza vita di 4,17 cm (IC 95%: −5,38 a −2,96; P < .001), rispetto al gruppo di controllo. Il tasso di abbandono dello studio è stato contenuto al 3%, suggerendo una buona accettabilità dell’intervento.
Questi risultati indicano che un approccio familiare, integrato nel contesto delle cure primarie e supportato da personale sanitario non medico, può produrre miglioramenti duraturi nella gestione del peso, con potenziali benefici nella prevenzione di diabete e altre patologie non trasmissibili.
Fonte. The Annals of Family Medicine March 2025
https://www.annfammed.org/content/23/2/93
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