Uretrocistografia: una guida per la chirurgia urologica

L’uretrocistografia rimane la tecnica gold standard per la diagnosi della patologia uretrale. Al giorno d’oggi, delle varie indicazioni per eseguire l’uretrocistografia, la più comune è dovuta a un sospetto clinico di stenosi uretrale. A causa dell’elevata prevalenza di stenosi e del loro impatto sostanziale sulla qualità di vita del paziente, per influenzare la pianificazione chirurgica l’esame deve consentire la localizzazione, l’esclusione della multifocalità e la valutazione dell’estensione della stenosi. 

Patricia S Freitas e i suoi collaboratori hanno condotto uno studio con la finalità di dimostrare che, attraverso l’esecuzione e l’interpretazione della modalità dell’uretrocistografia, il ruolo del radiologo non solo condiziona ma è anche determinante per la decisione terapeutica urologica e che i pazienti sottoposti a ricostruzione mediante uretroplastica hanno avuto una migliore percentuale di successo. Gli Autori mirano inoltre a rivedere l’anatomia radiologica dell’uretra maschile, discutere le modalità di scelta per l’imaging di questa struttura anatomica (uretrografia retrograda e cistouretrografia minzionale), fornire una panoramica delle diverse indicazioni per l’esecuzione dell’esame, valutare le diverse eziologie delle stenosi uretrali, comprendere la rilevanza delle diverse manifestazioni della patologia uretrale e identificare le opzioni chirurgiche, soprattutto nel trattamento delle stenosi uretrali. Gli esperti riportano anche casi di traumi uretrali, fistole, diverticoli e anomalie congenite. 

Fonte: Interv Radiol. 2023

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36959709/

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