Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
L’infezione da parte dell’agente virale SARS-CoV-2 può avere effetti sulla fertilità e sulla sessualità attraverso svariate modalità.
Nelle gonadi sono presenti infatti diverse tipologie cellulari che presentano sia il recettore dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), sia quello dell’enzima della proteasi transmembrana serina sottotipo 2 (TMPRSS2), entrambi possibili porte di ingresso intracellulare di SARS-CoV-2, l’agente virale responsabile del COVID-19.
Oltre agli effetti strettamente biologici che il virus può determinare a livello delle gonadi, la diffusione mondiale della malattia ha provocato, a causa delle importanti restrizioni imposte alla mobilità della popolazione, problemi di salute mentale e cambiamenti del comportamento sessuale che possono influenzare la riproduzione.
Una revisione condotta da un team di esperti ha passato in rassegna i dati attualmente disponibili riguardanti le possibili conseguenze determinate dal COVID-19 sulla fertilità umana.
In particolare, viene presa in esame la risposta correlata tra l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi e quello ipotalamo-ipofisi-surrene indotta dai problemi e dallo stress fisico e psicologico causati dalla pandemia.
Sono stati riportati casi sporadici di diminuzione della qualità degli ovociti e di abbassamento della funzionalità ovarica nelle donne, mentre gli uomini hanno subito danni ai testicoli che hanno compromesso temporaneamente la fertilità.
È stato anche segnalato un decremento del rapporto testosterone/LH e FSH/LH in malati di COVID-19 rispetto a soggetti sani.
Per contro, non sono emersi effetti negativi sulla sfera sessuale causati dall’utilizzo di vaccini anti COVID-19.
Anche il cosiddetto long COVID comporta potenzialmente danni alle gonadi, provocando in modo particolare insufficienza ovarica nelle donne e disfunzione erettile negli uomini.
Gli autori concludono che, al momento, le conseguenze definitive a lungo termine sulla fertilità e la sessualità provocate dall’infezione da coronavirus non possono essere valutate.
Fonte: Horm Metab Res. 2022 Aug DOI: 10.1055/a-1891-6621
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35853464/