Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
Uno studio prospettico dell’Università dei Texas Southwestern (USA) condotto su oltre 1.300 donne in gravidanza con una diagnosi di COVID-19 ha trovato che solo una su dieci ha sviluppato una malattia moderata, grave o critica e che i sintomi e la gravità del COVID-19 sarebbero simili nei tre trimestri di gravidanza. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology.
Il team ha preso in considerazione 1.326 pazienti, di cui l’8% è risultata positiva al COVID-19 nel primo trimestre, il 27% durante il secondo trimestre e il 65% durante il terzo trimestre. Quando i ricercatori hanno studiato quanto spesso le donne erano ricoverate in ospedale per COVID-19, la gravità dei loro sintomi o in che modo progredivano i sintomi, non hanno trovato alcuna differenza statisticamente significativa tra le donne infettate in ciascun trimestre. Nel complesso, il 10% delle pazienti in gravidanza con COVID-19 che erano asintomatiche hanno sviluppato sintomi e circa il 10% delle pazienti infette avevano sintomi che potevano essere classificati come moderati, gravi o critici.
I ricercatori, infine, non hanno trovato un aumento del rischio di outcome negativi tra i bambini nati dalle madri con infezione da COVID-19, anche se la ricerca non è stata in grado di analizzare le potenziali correlazioni tra outcomes e gravità dei sintomi del COVID-19.
Fonte: American Journal of Obstetrics and Gynecology 2022
https://www.ajogmfm.org/article/S2589-9333(22)00160-4/fulltext