Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
La variante Omicron è ormai presente in 106 Paesi. Se la maggior parte dei casi identificati a novembre era legata ai viaggi, adesso la trasmissione locale con cluster associati è segnalata in diversi Paesi. Lo evidenzia l’Organizzazione mondiale della sanità, nell’aggiornamento epidemiologico settimanale. Delta resta ancora dominante, ma la circolazione di Omicron è sottostimata: su 1.051.598 di sequenziamenti, 1.009.253 (96%) erano Delta e solo 16.988 (1,6%) Omicron, mentre le altre varianti si attestano intorno allo 0,1%. Ma i dati sulla distribuzione globale delle varianti, secondo l’Oms, dovrebbero essere interpretati tenendo in considerazione i limiti della sorveglianza, comprese le differenze nella capacità di sequenziamento e nelle strategie di campionamento tra i Paesi, nonché ritardi nella comunicazione dei casi.
Dall’ultimo aggiornamento pubblicato il 14 dicembre, altri Stati in tutte e sei le regioni dell’Oms hanno riferito casi confermati della variante Omicron, che circola in 106 Paesi.
Nel Regno Unito e in Sud Africa, fra i più colpiti, i ricoveri continuano ad aumentare e, dato il rapido aumento dei casi, è possibile che i sistemi sanitari possano essere sopraffatti da questa nuova ondata, avverte l’Oms.
Fonte: Adnkronos Salute