
Gestione dell'artrite settica delle piccole articolazioni della mano
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Circa due quinti dei beneficiari di Medicare con malattia polmonare ostruttiva cronica (Bpco) hanno un accesso limitato ai servizi di riabilitazione polmonare a causa della distanza dai centri di riabilitazione, secondo una ricerca presentata alla conferenza internazionale Ats 2021.
Si sa che la riabilitazione polmonare fornisce un significativo miglioramento della qualità della vita e della capacità funzionale, riducendo anche le ospedalizzazioni tra gli adulti con Bpco. Tuttavia, questa modalità terapeutica è sottoutilizzata. Ora un gruppo di ricercatori ha cercato di quantificare le barriere geografiche al trattamento.
Gli esperti hanno esaminato le registrazioni Medicare per gli individui coperti tra il 1999 e il 2018 che hanno ricevuto una diagnosi di Bpco, identificando 10.289.209 persone e 1.696 centri di riabilitazione polmonare. I ricercatori hanno poi abbinato i codici postali dei beneficiari con questi centri, riuscendo per la prima volta a quantificare l’accesso limitato ai servizi di riabilitazione polmonare.
Nel complesso, la percentuale di beneficiari Medicare con Bpco che avevano un centro di riabilitazione polmonare entro 10, 15, 25 e 50 miglia era rispettivamente il 61,5%, 73,3%, 86,6% e 97,2%. Un quarto dei beneficiari viveva in aree micropolitane, cittadine o rurali, che risultavano avere, in media, un centro polmonare ogni 4.300 beneficiari con Bpco. Nelle aree metropolitane il 72,8% dei beneficiari con Bpco aveva un centro di riabilitazione polmonare entro 10 miglia, rispetto al 38,2% nelle aree micropolitane e al 17,1% nelle piccole città e nelle aree rurali.
Ricerche precedenti hanno evidenziato che gli individui che vivono a più di 10 miglia da un centro di riabilitazione polmonare hanno meno della metà delle probabilità di iscriversi alla riabilitazione rispetto a quelli che abitano più vicino.
Dallo studio è emerso anche che un numero crescente di centri di riabilitazione polmonare sta chiudendo a causa del rimborso insufficiente da parte degli assicuratori sanitari, con la pandemia da Covid-19 che ha ulteriormente esacerbato questa situazione. Tra le possibili soluzioni proposte dagli autori del lavoro, l’uso di servizi di tele-riabilitazione, l’espansione dei servizi supervisionati come la riabilitazione polmonare a domicilio e la riabilitazione basata sul web. Anche l’aumento dei rimborsi aiuterebbe ad arginare la chiusura dei centri.
Fonte: Ats 2021