
Correlazione tra esposizione professionale all'asbesto e tumori gastrointestinali
Mieke Koehoorn e i suoi collaboratori hanno eseguito una meta-analisi con l’obiettivo di indagare la relazione tra esposizione professionale all’amianto […]
Nonostante le linee guida, la nutrizione enterale tramite sondino non viene fornita di routine ai pazienti con tumori gastrointestinali superiori (UGI) avanzati che non possono assumere un’adeguata alimentazione e che hanno un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi.
Un’equipe di ricercatori ha effettuato una revisione sistematica con lo scopo di esaminare l’effetto della nutrizione enterale sullo stato nutrizionale, sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita (QOL) in questi soggetti.
Sono state esplorate in modo esaustivo 5 banche dati (CINAHL, Cochrane, Embase, Ovid, Web of Science) alla ricerca di studi originali su nutrizione, sopravvivenza e/o esiti di QOL in adulti con tumori UGI inoperabili che hanno ricevuto nutrizione enterale tramite sondino.
La qualità degli studi è stata valutata utilizzando la checklist dei criteri di qualità dell’Academy of Nutrition and Dietetics: Ricerca primaria, ed è stata condotta una sintesi narrativa. Alla fine, gli esperti hanno selezionato cinque documenti che sono risultati idonei.
La maggior parte dei partecipanti erano maschi (n = 205), con campioni di piccole dimensioni in tutti gli studi esaminati (n = 16-131). La nutrizione enterale tramite sondino ha comportato una proporzione simile di partecipanti con perdita di peso superiore o inferiore al 5% (dal basale a 12 settimane) rispetto a un gruppo di controllo [p > 0,05] (1 studio) e un aumento significativo della massa magra media [+1,3 (± 4,0) kg, p = 0,01] (1 studio).
È emersa variabilità negli outcome di sopravvivenza, nella modellazione statistica e nei comparatori e i risultati sono quindi contraddittori. Solo un lavoro ha riportato dati sulla QOL. La qualità delle pubblicazioni è stata valutata neutra (4 studi) o negativa (1 studio) riflettendo problemi metodologici/analitici generali. Gli Autori concludono che mancano evidenze, basate su studi clinici randomizzati controllati di alta qualità, sull’efficacia della nutrizione enterale limitandone l’impiego in questa sottopopolazione di pazienti oncologici.
Per determinare i reali benefici della nutrizione enterale tramite sondino in questo gruppo di soggetti sono quindi necessarie ulteriori e approfondite indagini.
Fonte: Support Care Cancer. 2025
https://link.springer.com/article/10.1007/s00520-025-09263-6
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