Il rapporto piastrine-colesterolo HDL (PHR) come biomarcatore predittivo di tumori gastrointestinali

Secondo uno studio pubblicato su BMC Gastroenterology, il rapporto tra conta piastrinica e livelli di colesterolo ad alta densità (PHR) emerge come un nuovo potenziale biomarcatore per la stratificazione del rischio di tumori gastrointestinali (GI), tra cui tumore gastrico, del colon-retto ed esofageo.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 19.388 partecipanti al National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) dal 2010 al 2018, di cui 230 affetti da tumori gastrointestinali. Il PHR è stato calcolato come il rapporto tra conta piastrinica e livelli di colesterolo HDL, e suddiviso in quartili. L’associazione tra PHR e rischio di tumore gastrointestinale è stata valutata utilizzando modelli di regressione logistica ponderata, analisi a spline cubiche ristrette e analisi di sottogruppo, con aggiustamenti per fattori demografici, socioeconomici, comportamentali e clinici.

I risultati hanno evidenziato che un PHR elevato è associato in modo indipendente a un aumento del rischio di tumori gastrointestinali. In particolare, i partecipanti che si sono posizionati nel quartile più alto di PHR hanno mostrato un rischio significativamente maggiore rispetto a quelli nel quartile più basso (adjusted OR = 3.09; 95% CI: 2.16–4.43). È stata osservata una relazione dose-risposta, con due punti di inflessione critici ai valori di PHR pari a 3,2 e 4,5. Le associazioni più forti sono emerse negli adulti più anziani, nei maschi e negli individui obesi. L’integrazione del PHR nei programmi di screening potrebbe migliorare le strategie di medicina di precisione, permettendo l’identificazione degli individui ad alto rischio per un intervento precoce, concludono gli autori.

Fonte: BMC Gastroenterol. 2025

https://bmcgastroenterol.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12876-025-03860-9

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