IBD: le nuove tecniche di valutazione della remissione endoscopica
Grazie all’intelligenza artificiale (IA) e alle nuove tecnologie endoscopiche, la gestione dei pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD) si sta […]
L’allattamento al seno, l’alimentazione durante l’infanzia e l’esposizione al fumo passivo in età precoce possono avere un ruolo nell’insorgenza delle malattie infiammatorie intestinali (IBD), in particolare della malattia di Crohn. A osservarlo è una ricerca pubblicata su Digestive and Liver Disease da un team coordinato da Prévost Jantchou, dell’Università di Montréal, in Canada.
L’indagine ha coinvolto 2.728 canadesi in uno studio che esamina l’esposizione nella prima infanzia, in particolare da 0 a 3 anni di età, un periodo cruciale per l’istituzione e la diversificazione del microbiota intestinale. In termini di dieta, il team ha scoperto che si va incontro a un leggero aumento del rischio di sviluppare malattia di Crohn quando venivano introdotti cibi solidi tra i 3 e i 6 mesi di età piuttosto che oltre i 6 mesi. I ricercatori, inoltre, hanno evidenziato l’importanza dell’allattamento esclusivo al seno, quando possibile, poiché tende a ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Crohn. Infine, il gruppo canadese ha dimostrato che i bambini esposti al fumo passivo durante i primi tre anni di vita hanno un rischio del 23% più alto di sviluppare la malattia di Crohn.
Fonte: Digestive and Liver Disease 2024
https://www.dldjournalonline.com/article/S1590-8658(24)01013-2/fulltext
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