
HIV legato a più richieste di assistenza nei centri di salute mentale
Le infezioni da HIV sono 2,5 volte più frequenti tra le persone che chiedono assistenza ai servizi di salute mentale […]
Nonostante i progressi positivi che la terapia antiretrovirale (Art) e la terapia antiretrovirale altamente attiva (Haart), hanno avuto sull’aspettativa di vita delle persone sieropositive, trovare una cura per l’Hiv o l’Aids resta un obiettivo ancora da raggiungere.
Una delle maggiori sfide nella cura dell’Hiv è che c’è un serbatoio latente di virus che viene preso di mira dagli attuali trattamenti antiretrovirali e resta nascosto alle cellule immunitarie. Quando il trattamento viene interrotto, questo serbatoio permette all’Hiv di tornare rapidamente e diffondersi.
I ricercatori sono riusciti a identificare diversi fattori che potrebbero essere potenziali regolatori e hanno confermato che un sottoinsieme di questi controlla l’Hiv nelle cellule infette aumentando e diminuendo i livelli di espressione del virus.
Lo studio ha quindi identificato nuovi fattori di trascrizione che influenzano l’Hiv e forniscono una valutazione delle reti cellulari che a loro volta favoriscono l’attivazione e la repressione dei diversi ceppi di Hiv.
Secondo i ricercatori, la comprensione di questi meccanismi fornirà informazioni sulla replicazione, la latenza e la patogenesi dell’Hiv. Ottenendo una comprensione dei percorsi cellulari che controllano il virus, si potrà essere in grado di prenderli di mira e alterare il comportamento di questo serbatoio latente.
Fonte: Proceedings of the National Academy of Sciences