
HIV perinatale e probabilità di non progressione a lungo termine
Fino al 10% dei bambini nati tra il 2004 e il 2007 con infezione da HIV presentavano probabilità di non […]
L’intervento peer-led, di terapia comportamentale via telefonino per l’aderenza alla terapia antiretrovirale, migliorerebbe l’assunzione dei trattamenti, con riduzione della carica virale, tra adolescenti e giovani adulti con l’infezione da HIV. A mostrarlo è una ricerca guidata da Ann-Margaret Dunn Navarra della New York University (USA) e pubblicata su Aids and Behavior.
Per lo studio sono stati presi in considerazione adolescenti e giovani adulti tra 16 e 29 anni con RNA dell’HIV non soppresso nel plasma, che si sono sottoposti a un intervento di terapia comportamentale per migliorare l’aderenza alla terapia antiretrovirale in cinque sessioni proposto dall’Adherence Connection for Counseling, Education, and Support (ACCESS). In particolare, 16 pazienti hanno partecipato a 78 sessioni di videoconferenza condotte da loro pari.
I tassi di completamento delle sessioni sono stati del 97,5% e i punteggi di soddisfazione, con una media di 29,13 su 32, erano anch’essi elevati. I ricercatori hanno osservato un miglioramento sull’aderenza auto-riferita alla terapia antiretrovirale, pari al 32% di dosi assunte, con un tasso medio annualizzato del 47,5% di riduzione della carica virale di HIV.
Fonte: Aids and Behavior 2022
https://link.springer.com/article/10.1007/s10461-022-03913-0
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