Le metastasi del melanoma maligno usano i vasi sanguigni divisi per crescere

Per la prima volta, i ricercatori hanno dimostrato che le metastasi nei pazienti con melanoma maligno hanno accesso al sistema circolatorio non solo attraverso la crescita di nuovi rami di vasi sanguigni, ma anche con un processo alternativo in cui un vaso sanguigno si divide in due vasi paralleli per scissione longitudinale. La scoperta rivisita una vecchia idea di ricerca su come la crescita dei tumori può essere inibita bloccando la formazione di nuovi vasi sanguigni.


Come tutti gli altri organi, i tumori hanno bisogno di accedere al sistema circolatorio per crescere.


A metà degli anni ’80, all’interno di un’intensa ricerca su come nuovi rami crescono da un vaso sanguigno (nota come angiogenesi germogliante), alcuni ricercatori in Svizzera hanno dimostrato che i vasi sanguigni possono anche dividersi longitudinalmente (angiogenesi intussuscettiva).


Ora un ampio studio ha esaminato le immagini di quasi 10.000 vasi in campioni metastatici di pazienti con melanoma maligno dimostrando che questa forma di angiogenesi si verifica nelle metastasi del melanoma maligno. Per questo lavoro, i ricercatori hanno esaminato attentamente le immagini delle metastasi dei pazienti per trovare le piccole strutture che indicano che i vasi sanguigni si stanno dividendo. Hanno poi cercato piccoli pilastri intravascolari nei vasi, che si verificano appena prima che il vaso si divida. I pilastri sono estremamente piccoli, circa un ventesimo dello spessore di un capello.


Il fatto che i tumori abbiano un modo alternativo di accedere ai vasi sanguigni può spiegare perché gli inibitori del Vegf (il fattore di crescita che segnala ai vasi sanguigni adiacenti di creare un nuovo ramo) sono inefficaci nella maggior parte dei tumori. L’angiogenesi è un modo potente per i vasi sanguigni di diffondersi in un tessuto. In meno di un’ora, il vaso sanguigno ha formato il pilastro che lo prepara a dividersi.


Combinando l’epifluorescenza e la microscopia confocale, il team ha potuto visualizzare i pilastri all’interno dei vasi nei campioni di tumore. Con il sequenziamento dell’Rna, i ricercatori hanno iniziato a identificare i fattori necessari per la divisione dei vasi sanguigni. Un membro di un gruppo di enzimi noti come metalloproteinasi di matrice (MMPs) sembra giocare un ruolo importante nel dissolvere le pareti dei vasi sanguigni per permettere ai vasi di dividersi in senso longitudinale.


Questi risultati suggeriscono che l’angiogenesi contribuisca alla crescita di tumori figli in pazienti con melanoma maligno metastatico. Ci sono già dei farmaci oggi che inibiscono le proteine Mmp, gli inibitori Mmp impediscono la formazione di pilastri in modelli sperimentali, e i farmaci hanno il potenziale per essere parte di un arsenale di trattamento che può fermare la crescita delle metastasi nei pazienti con melanoma maligno.


Fonte: American Journal Of Pathology

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