Il COVID-19 ha “invecchiato” il cervello degli adolescenti
La pandemia di Covid-19 e i lockdown imposti come misura per contenerla hanno provocato negli adolescenti – in particolare nelle […]
Le manifestazioni neurologiche legate alla malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) possono passare in secondo piano rispetto ai sintomi respiratori, ma rivestono un ruolo significativo in termini di disabilità e di mortalità associate al virus. Nonostante il fatto che la variante Omicron, rispetto alla Delta, sembri causare forme meno gravi di COVID-19, l’incidenza delle manifestazioni neurologiche rimane sorprendentemente simile. Infatti, oltre il 30% dei pazienti affetti da COVID-19 soffre di “nebbia cerebrale”, delirio, ictus e deterioramento cognitivo. Inoltre, più della metà di questi pazienti presenta risultati anomali nelle indagini neurologiche basate su imaging.
In questa revisione, che mira a contribuire a una migliore comprensione delle modalità di prevenzione e di trattamento delle complicanze neurologiche associate alla COVID-19, un team di esperti fornisce il quadro completo degli attuali progressi nella comprensione delle manifestazioni neurologiche dei pazienti con COVID-19 mettendole a confronto con quelle osservate nelle infezioni influenzali. Inoltre, vengono esaminati in dettaglio la struttura e i meccanismi di invasione cellulare del virus SARS-CoV-2, responsabile della COVID-19, e delineato il percorso attraverso il quale il virus può invadere il sistema nervoso centrale.
Gli Autori affrontano anche le possibili cause del danno cerebrale causato dal coronavirus che comprendono, tra l’altro, l’azione lesiva diretta, una risposta immunitaria aberrante, la tempesta di citochine, la linfopenia e l’ipercoagulazione.
Fonte: Neurosci Bull. 2023
https://www.x-mol.net/paper/article/1704032922606784512
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