Microbiota intestinale e tumori del sangue: possibili interazioni

Nel mondo, le neoplasie ematologiche costituiscono il 6,5% di tutti i tumori. Queste patologie sono caratterizzate da una crescita incontrollata delle cellule emopoietiche e linfoidi accompagnata da un indebolimento del sistema immunitario. È interessante notare che le patologie legate ai tumori del sangue potrebbero avere un impatto sull’equilibrio del microbiota intestinale favorendo la potenziale proliferazione di patogeni opportunisti.

Un’equipe di ricercatori ha condotto una revisione della letteratura con focus sugli studi che hanno esaminato e descritto il ruolo del microbiota intestinale in vari tipi di malattie ematologiche. Per esempio, nel caso del mieloma, è stata riscontrata una frequente associazione con Pseudomonas aeruginosa e Clostridium leptum, mentre le leucemie, per contro, sono spesso associate allo Streptococco come genere predominante. Lachnospiraceae e Ruminococcaceae sono invece microrganismi meno comuni e nel linfoma si osserva una moderata riduzione della diversità del microbiota.

Da non trascurare sono gli effetti di vari fattori come la modalità di somministrazione dei trattamenti, la dieta, e altri fattori ambientali, i quali possono influenzare la composizione del microbiota, favorendo la disbiosi. Questa alterazione può compromettere la risposta immunitaria e aumentare la predisposizione nei confronti delle neoplasie.

In sintesi, la comprensione completa delle interazioni tra microbiota e cancro può rivelarsi preziosa nella gestione della malattia. Può infatti offrire importanti informazioni sulle dinamiche tra l’organismo ospite e il microbiota aprendo prospettive per l’uso del microbiota come marcatore rilevabile per la progressione dei tumori.

Fonte: Front Microbiol. 2023 doi: 10.3389/fmicb.2023.1185787

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fmicb.2023.1185787/full

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