Persone ricoverate per reinfezione da COVID-19 più a rischio di mortalità e morbilità

Tra i pazienti con COVID-19, ricoverati in ospedale già alla prima infezione, una reinfezione è associata a un aumento della mortalità e morbilità da Long COVID, rispetto alla prima infezione. A mostrarlo è una ricerca pubblicata su BMJ Public Health da un team dell’Università di Hong Kong, in Cina, coordinato da Vincent Ka Chun Yan.

L’infezione da COVID-19 è spesso associata alla sindrome del Long Covid, che interessa più organi. Sebbene studi preliminari abbiano suggerito che la reinfezione da COVID-19 possa avere un effetto cumulativo sull’outcome a lungo termine, non sono stati valutati gli effetti della reinfezione da abbastanza grave da richiedere il ricovero ospedaliero rispetto alla prima infezione che ha richiesto un ricovero. Per colmare questo gap, i ricercatori hanno condotto uno studio di coorte retrospettivo su 2.444 adulti ricoverati per COVID-19, sopravvissuti ai primi 28 giorni dopo l’infezione e dimessi, e 58.894 pazienti con solo un’infezione da COVID-19, ricoverati. I casi sono stati confrontati tra loro a livello di mortalità per tutte le cause, riammissione ospedaliera per tutte le cause, accesso al pronto soccorso e complicanze nel lungo periodo.

Dopo un follow-up mediano di 170 giorni, la reinfezione è stata associata a un rischio significativamente più elevato di mortalità post-acuta per tutte le cause rispetto alla prima infezione (HR aggiustato: 1,366; IC 95%: 1,166 – 1,600), ricoveri ospedalieri per tutte le cause (aHR 1,297; IC 95%: 1,200 – 1,403) e accessi ai pronto soccorso (aHR: 1,307; IC 96%: 1,199 – 1,425). I risultati sono stati confermati anche considerando sottogruppi per età e sesso. Tuttavia, è stata osservata un maggior rischio tra coloro che erano stati ricoverati per una precedente infezione.

Fonte: BMJ Public Health. 2025

https://bmjpublichealth.bmj.com/content/bmjph/3/1/e000833.full.pdf

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