Trattamento postoperatorio del cancro gastrico localmente avanzato
La terapia adiuvante post-operatoria è efficace per il trattamento del cancro gastrico avanzato (GC) ma i regimi terapeutici non sono […]
I tumori stromali gastrointestinali rappresentano neoplasie mesenchimali rare. Originano dalle cellule di Cajal e costituiscono i sarcomi più comuni del tratto gastroenterico. I sintomi, che possono anche essere assenti o non specifici, spaziano dalla fatigue e dalla perdita di peso all’addome acuto. Attualmente, i principali metodi diagnostici comprendono endoscopia, ecoendoscopia, tomografia computerizzata con mezzo di contrasto, risonanza magnetica e tomografia a emissione di positroni.
A causa della loro rarità, tali neoplasie potrebbero non essere incluse immediatamente nella diagnosi differenziale di una massa addominale solitaria. È qui che entra in gioco la radiomica, una tecnica emergente capace di estrarre informazioni dalle immagini non visibili all’occhio umano e tradurle in dati quantitativi.
Lo scopo di questa revisione è dimostrare come la radiomica possa potenziare le tecniche di imaging esistenti, offrendo strumenti utili per la diagnosi, il trattamento e la prognosi di queste neoplasie. In questa review gli Autori vogliono sottolineare come la Radiomica abbia già dimostrato le sue grandi potenzialità nella diagnosi e gestione dei GIST, dimostrando la sua efficacia rispetto al modello clinico.
Tuttavia, sono necessari ulteriori studi multicentrici e prospettici con campioni di pazienti più ampi, con l’obiettivo di creare un metodo standardizzato replicabile.
Jpn J Radiol. 2023
https://link.springer.com/article/10.1007/s11604-023-01441-y
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