Immunonutrizione perioperatoria in oncologia gastrointestinale: revisione completa e meta-analisi

I tumori gastrointestinali (GI) sono associati a elevata morbilità e mortalità. La resezione chirurgica, che rappresenta il trattamento di prima scelta nei pazienti elegibili, spesso induce immunosoppressione e aumenta il rischio di complicanze postoperatorie.

L’immunonutrizione perioperatoria (IMN), che comprende formulazioni arricchite con acidi grassi omega-3, arginina, nucleotidi e antiossidanti, è emersa come una potenziale strategia per migliorare gli esiti chirurgici riducendo le complicanze, potenziando la funzione immunitaria e promuovendo il recupero.

Aman Goyal e colleghi hanno svolto una revisione completa con l’obiettivo di approfondire l’argomento. Seguendo le linee guida PRISMA, sono stati esplorati sistematicamente i database PubMed, Scopus e la Cochrane Library alla ricerca di lavori specifici pubblicati fino al 28 ottobre 2024.

In particolare, il team includevano le revisioni sistematiche e le meta-analisi che hanno valutato l’IMN perioperatoria rispetto all’assistenza standard in pazienti adulti sottoposti a chirurgia per tumori GI.

Gli outcome valutati includono complicanze infettive e non infettive, guarigione delle ferite, durata della degenza ospedaliera e stato nutrizionale. La qualità degli studi è stata valutata utilizzando AMSTAR 2 e la meta-analisi è stata condotta utilizzando modelli a effetti casuali per calcolare le dimensioni dell’effetto aggregate (risk ratio [RR], odds ratio [OR], differenze medie [MD]) con intervalli di confidenza (IC) al 95%.

Alla fine, gli esperti hanno selezionato 16 revisioni sistematiche e meta-analisi, per un totale di 41.072 pazienti. L’IMN ha ridotto significativamente le complicanze infettive (RR: 0,62), incluse le infezioni del tratto urinario (RR: 0,74) e le infezioni delle ferite (OR: 0,64). I tassi di perdite anastomotiche sono stati notevolmente inferiori (RR: 0,68). Sebbene non sia stata osservata una significativa riduzione del rischio di polmonite, le complicanze non infettive sono diminuite significativamente (RR: 0,83). L’IMN ha anche ridotto la durata della degenza ospedaliera in media di 1,92 giorni. Gli Autori concludono che l’IMN offre benefici significativi nei pazienti affetti da tumori GI elegibili a chirurgia, riducendo la possibilità di insorgenza di alcune complicanze post resezione e migliorando il recupero.

Tuttavia, la variabilità dei protocolli e delle popolazioni evidenzia la necessità di standardizzazione e di ulteriori studi di alta qualità per ottimizzare la sua applicazione e per convalidare la sua efficacia nel migliorare l’assistenza chirurgica.

Fonte: Nutrients. 2025

https://www.mdpi.com/2072-6643/17/14/2304

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