IBD: cellule immunitarie specializzate potrebbero limitarne la progressione

Un team del Francis Crick Institute, del King’s College di Londra e della Guy’s and St Thomas’ NHS Foundation Trust ha caratterizzato una tipologia di cellule immunitarie specializzate che ha un ruolo nel proteggere e riparare le cellule nell’intestino dell’uomo sano. Queste cellule sono ridotte nella malattia infiammatoria intestinale, lasciando il paziente vulnerabile alla progressione della malattia e alle complicanze gravi. Lo studio è stato pubblicato su Science.

I ricercatori hanno studiato il tessuto prelevato da 150 persone, tra sani e pazienti con malattia infiammatoria intestinale, isolando le cellule T chiamate gamma delta dal colon. Nelle cellule dal tessuto sano, c’era un subset unico specializzato di cellule gamma delta, le cellule V-gamma-4, che sono risultate essere significativamente alterate e spesso ridotte in maniera consistente nei campioni prelevati dai pazienti con IBD.

Una volta osservato questo fenomeno, i ricercatori hanno approfondito cosa accade nelle rare persone che hanno un gene che limita in modo grave l’interazione tra cellule V-gamma-4 e l’epitelio. Il team ha trovato, così, che esprimere questo gene non aumenta le chance di sviluppare IBD, ma tra coloro che hanno già sviluppato malattia di Crohn, il gene aumenta in modo significativo il rischio di progressione della malattia e di sviluppo di complicanze gravi. Inoltre, il team ha osservato che nei casi in cui vi era un miglioramento dell’infiammazione, le persone con un’attività recuperata delle cellule Vg4T avevano una probabilità inferiore di andare incontro a ricadute rispetto a quelli che non avevano un miglioramento dell’infiammazione. Secondo gli autori, dunque, valutare lo stato delle cellule Vg4T potrebbe essere un biomarker utile per la progressione della malattia.

Fonte: Science (2023) – 10.1126/science.adh0301

https://www.science.org/doi/10.1126/science.adh0301

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