Disregolazione della flora intestinale e DA: nuove prove supportano un’associazione causale
Uno studio pubblicato su Frontiers in Immunology offre nuove prove di un’associazione causale tra microbiota intestinale e psoriasi, che si […]
La American Gastroenterological Association (AGA) ha rilasciato nuovi dati su come i problemi emotivi e sociali del convivere con le malattie infiammatorie croniche (IBD) siano al centro dei pensieri dei pazienti, ma non necessariamente dei professionisti sanitari. L’indagine ha coinvolto 1.026 persone di età compresa tra 18 e 59 anni con IBD e ha trovato che il 63% riferisce comorbosità, con più di uno su tre che riporta di aver avuto una diagnosi di ansia, il 36%, e di depressione, il 35%. Questi tassi di ansia e depressione sono molto al di sopra delle medie americane e sono aumentati rispetto al 30% riscontrato in un’indagine simile condotta nel 2017. Per confronti, sentendo il parere di 117 gastroenterologi, l’Associazione ha trovato che questi specialisti sono più preoccupati a curare le persone dal punto di vista della malattia piuttosto che emotivo.
Dall’analisi è emerso anche che i pazienti hanno paura di come la malattia abbia un impatto sulla salute emotiva e oltre a cercare informazioni sul trattamento della IBD voglio sempre più informazioni sulla salute mentale.
Fonte: Rates of anxiety and depression increasing in people with IBD – AGA
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