
Studio su gene PTPN2 fa luce su come si possono sviluppare le IBD
Ridurre, nelle cellule epiteliali, l’attività del gene associato al rischio delle malattie infiammatorie intestinali (IBD), PTPN2, può portare a una […]
Una revisione della letteratura pubblicata su Children conclude che persistono molte aree d’ombra nella gestione del reflusso laringo-faringeo pediatrico, e che queste non possono essere risolte senza la definizione di linee guida basati sull’impedenzometria intraluminale multicanale combinata a pH-metria ipofaringea-esofagea.
“Il reflusso laringo-faringeo pediatrico (P-LPR) è associato allo sviluppo di sintomi e reperti otorinolaringoiatrici comuni. Abbiamo esaminato i risultati relativi all’epidemiologia, alla presentazione clinica, agli esiti diagnostici e terapeutici della popolazione pediatrica” afferma Jerome Lechien, del Polyclinic of Poitiers, Francia, e della University of Mons, Belgio, autore principale dello studio. Gli esperti hanno portato avanti una revisione della letteratura su PubMed, Cochrane Library e Scopus.
I ricercatori hanno visto che la prevalenza di LPR rimane poco nota nelle popolazioni di neonati e bambini. La presentazione clinica è dipendente dall’età. I neonati con sintomi di LPR hanno comunemente sia la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) che il reflusso laringo-faringeo e i relativi sintomi digestivi, respiratori e dell’orecchio, del naso e della gola. La prevalenza di MRGE sembra diminuire con la crescita e il quadro clinico è sempre più associato a sintomi e risultati di LPR senza MRGE. La prevalenza di LPR e di eventi di reflusso esofageo acido e non acido prossimale può essere elevata in alcune condizioni otorinolaringoiatriche prevalenti, come otite media cronica, laringolomalacia e apnea. Tuttavia, la mancanza di utilizzo dell’impedenzometria intraluminale multicanale combinata a pH-metria ipofaringea-esofagea (HEMII-pH) limita la creazione di associazioni eziologiche. Gli inibitori della pompa protonica sono risultati essere meno efficaci nei pazienti con P-LPR rispetto alle popolazioni con MRGE, il che può essere correlato all’elevata prevalenza di eventi di reflusso debolmente o non acidi.
“L’indisponibilità di HEMII-pH e la scarsa risposta terapeutica acido-soppressiva sono problemi che richiedono indagini future. Futuri studi controllati che utilizzino HEMII-pH e misurazioni enzimatiche nei fluidi dell’orecchio, del naso o della gola possono chiarire l’epidemiologia della P-LPR in base all’età e la sua associazione con molte patologie otorinolaringoiatriche” concludono gli autori.
Fonte; (Basel). 2023
https://www.mdpi.com/2227-9067/10/3/583