Depressione e ansia collegate a maggiore medicalizzazione delle IBD 

Il peggioramento o la persistenza di elevati sintomi di ansia o depressione sono legati a un significativamente maggior uso di cure sanitarie tra i pazienti con malattie infiammatorie intestinali (IBD). È quanto mostra una ricerca pubblicata sull’American Journal of Gastroenterology e guidata da Keeley Fairbrass, dell’Università di Leeds, nel Regno Unito.

Dall’analisi dei pazienti in gestione ambulatoriale per le IBD è emerso che tra i 771 e i 777 pazienti con punteggi legati ad ansia e depressione che indicavano sintomi in peggioramento o persistenti, avevano un aumento nell’uso di antidepressivi che era del 28,6%, per l’ansia, contro il 12,3% delle persone che non facevano un maggior uso delle cure sanitarie, del e 35,8%, per la depressione, contro il 10,1%. Anche l’uso di oppiacei sia per l’ansia che per la depressione era più elevato tra chi, affetto da IBD, ricorreva più spesso a cure sanitarie, con il 19% vs. il 7,8%, per l’ansia, e il 34% vs. il 7,4%, per la depressione.

 Fonte: American Journal of Gastroenterology 2023

https://journals.lww.com/ajg/Abstract/2023/02000/Characteristics_and_Effect_of_Anxiety_and.25.aspx

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