Nelle ulcere peptiche con coaguli aderenti il trattamento endoscopico può ridurre il risanguinamento

Secondo uno studio pubblicato su Digestive Diseases and Sciences, la terapia endoscopica delle ulcere peptiche con coaguli aderenti riduce il risanguinamento rispetto alla terapia conservativa. “Le ulcere peptiche con coaguli aderenti sono associate a un alto rischio di risanguinamento e mortalità. Tuttavia, la gestione ottimale delle ulcere sanguinanti con coaguli aderenti rimane poco chiara. Abbiamo condotto questa revisione sistematica e metanalisi per confrontare la terapia endoscopica e la terapia conservativa nella gestione di tali ulcere” afferma Azizullah Beran, della Indiana University, Indianapolis, autore principale dello studio.

I ricercatori hanno effettuato una ricerca nei database PubMed, Embase e Web of Science fino all’ottobre 2022 in modo da includere tutti gli studi che confrontavano gli approcci terapeutici endoscopici e conservativi per le ulcere sanguinanti con coaguli aderenti. L’esito primario era il risanguinamento complessivo e a 30 giorni. Gli esiti secondari erano la mortalità, sempre complessiva e a 30 giorni, la necessità di un intervento chirurgico e la durata della degenza ospedaliera (LOS).

Sono stati inclusi undici studi di cui nove studi randomizzati controllati per un totale di 833 pazienti (431 gestiti con terapia endoscopica e 402 con terapia conservativa). Nel complesso, la terapia endoscopica è stata associata a una riduzione di sanguinamento complessivo, sanguinamento a 30 giorni, mortalità complessiva, mortalità a 30 giorni, necessità di intervento chirurgico e LOS. Tuttavia, l’analisi dei sottogruppi degli studi randomizzati e controllati non ha mostrato differenze significative nella mortalità complessiva tra le due strategie, e tassi numericamente inferiori ma statisticamente non significativi di risanguinamento complessivo, e statisticamente più bassi di necessità di intervento chirurgico per la terapia endoscopica rispetto alla terapia conservativa. Il trattamento combinato con terapia termica e terapia iniettiva è stata la modalità di trattamento più efficace nel ridurre il rischio di risanguinamento. “Saranno necessari ulteriori studi randomizzati su larga scala per convalidare i nostri risultati” concludono gli autori.

Fonte: Dig Dis Sci. 2023

https://link.springer.com/article/10.1007/s10620-023-08078-x

Contenuti simili

I più visti