Fragilità nelle persone con HIV, utile uno screening basato su età, sesso e sintomi depressivi

Per valutare la fragilità tra le persone con HIV, gli approcci di screening basati sull’età non rilevano molti pazienti fragili, mentre strumenti più complessi sarebbero leggermente migliori, anche se sono più difficili da implementare nell’assistenza clinica. Uno screening mirato basato su tre caratteristiche – età, sesso e sintomi depressivi – ha identificato l’89% delle persone con HIV fragili e ha ridotto del 52% il numero di persone che necessitavano di screening. Lo evidenzia, in un articolo pubblicato sul Journal of Acquired Immune Deficiency Syndrome, un gruppo guidato da Heidi Crane, dell’Università di Washington di Seattle (USA).

Secondo gli autori, lo screening della fragilità nell’ambito dell’assistenza alle persone con HIV è raccomandato. Tuttavia, questa valutazione aumenta il carico di lavoro dei team di assistenza. I ricercatori hanno voluto confrontare i criteri che predicono la fragilità per identificare approcci ottimali per lo screening. Con questo obiettivo, il team ha preso in considerazione persone con HIV in sei centri statunitensi. La fragilità è stata valutata sulla base di quattro componenti di un fenotipo: affaticamento, perdita di peso involontaria, scarsa mobilità e scarsa attività fisica. Inoltre, il team ha valutato le caratteristiche demografiche e cliniche, le comorbilità e l’uso di sostanze come fattori predittivi di chi dovrebbe essere sottoposto a screening.

Tra le 9.592 persone con HIV nella coorte, l’11% era fragile. L’AUC del metodo applicato variava da 0,52, per gli approcci di screening semplici, come quelli basati sull’età, a 0,84 per approcci complessi. L’utilizzo di un valore soglia di età oltre i 50 anni ha ridotto di oltre la metà la percentuale di persone con HIV che necessitavano di screening, ma ha anche ridotto la sensibilità al 58% nella coorte di validazione. Gli approcci più complessi, invece, hanno richiesto lo screening nel 47% dei pazienti e hanno mostrato una sensibilità dell’89%.

Fonte: J Acquir Immune Defic Syndr 2025

https://journals.lww.com/jaids/abstract/9900/approaches_to_optimally_target_frailty_screening.636.aspx

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