HIV: la Svezia centra gli obiettivi UNAIDS e OMS

La Svezia ha raggiunto gli ambiziosi obiettivi fissati da UNAIDS e OMS per contrastare l’epidemia di HIV. Un recente studio, pubblicato su Eurosurveillance e condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet, ha rilevato che, entro il 2022, circa la metà delle persone con diagnosi di HIV in Svezia aveva contratto il virus al di fuori del Paese. Di conseguenza, i ricercatori hanno annunciato che la Svezia è il primo paese al mondo a raggiungere gli obiettivi delle organizzazioni internazionali.

Nel 2015, la Svezia aveva già raggiunto l’obiettivo UNAIDS 90–90–90. Tuttavia, a causa dei modelli di migrazione in continua evoluzione, era importante rivalutare la situazione epidemiologica dell’infezione, dell’implementazione della profilassi pre esposizione e dell’impatto della pandemia di COVID-19. Il team, così, ha valutato i progressi verso gli obiettivi UNAIDS 95–95–95, che puntano ad avere il 95% delle persone che convivono con l’HIV con una diagnosi, il 95% di queste in terapia e il 95% di quelle trattate senza livelli rilevabili del virus nel sangue.

Lo studio svedese si è basato sui dati della coorte nazionale HIV istituita nel 2003. Oltre il 99% di tutte le persone a cui è stato diagnosticato l’HIV in Svezia è inclusa in questa coorte e i dati sono stati analizzati utilizzando metodi bioinformatici avanzati. Dai risultati è emerso che l’incidenza annuale dell’HIV in Svezia è diminuita dopo il 2014. Dopo il 2015, tre persone con HIV su quattro, in Svezia, sono state diagnosticati entro 1,9 anni dall’infezione, nel gruppo degli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, ed entro 3,2 anni dall’infezione, tra gli eterosessuali. Inoltre, entro il 2022, il 96% di tutte le persone con HIV in Svezia era stato diagnosticato e il 99% era in terapia antiretrovirale, con il 98% in soppressione virale. I dati della Svezia, dunque, sono addirittura migliori dell’obiettivo 95-95-95: il 96% è stato diagnosticato, il 99% è in cura e il 98% ha livelli di virus non rilevabili.

Fonte: Eurosurveillance 2024

https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2024.29.42.2400058

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