I consigli dietetici hanno effetti limitati sui sintomi del reflusso refrattario al trattamento

Secondo uno studio pubblicato su Neurogastroenterology and Motility, una dieta a basso contenuto di oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili (FODMAP), e i normali consigli dietetici, hanno effetti benefici simili, ma limitati, sui sintomi, nei pazienti con MRGE refrattaria agli inibitori della pompa protonica.


“La dieta a basso contenuto di FODMAP migliora i sintomi del tratto inferiore dell’apparato gastrointestinale. I pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo refrattario a inibitori della pompa protonica hanno opzioni di trattamento limitate, e abbiamo voluto capire quale sia l’efficacia di un tipo di dieta a basso contenuto di FODMAP in questa popolazione di pazienti” afferma Pauline Rivière, del CHU e dell’INSERM di Bordeaux, in Francia, autrice principale del lavoro.


I ricercatori hanno confrontato l’efficacia di una dieta a basso contenuto di FODMAP di quattro settimane e i consigli dietetici abituali, come quello di seguire una dieta a basso contenuto di grassi e di sollevare la testa quando si va a dormire, in pazienti con MRGE refrattaria agli inibitori della pompa protonica sintomatica, definita per mezzo di un punteggio ottenuto al questionario sulla malattia da reflusso (RDQ) >3 e del monitoraggio dell’impedenza del pH. L’endpoint primario era la percentuale di responder (RDQ ≤3) alla fine della dieta.


Sono stati inclusi 31 pazienti, 16 randomizzati nel gruppo con dieta a basso contenuto di FODMAP e 15 nel gruppo di consulenza dietetica abituale. L’aderenza alla dieta assegnata è stata buona, con una differenza significativa nell’assunzione giornaliera di FODMAP tra la dieta a basso contenuto di FODMAP (2,5 g) e il gruppo gestito con soli consigli dietetici (13 g).


Ebbene, gli esperti non hanno riscontrato alcuna differenza significativa nei tassi di risposta (punteggio RDQ ≤3) tra il gruppo gestito con la dieta a basso contenuto di FODMAP (6/16, 37,5%) e quello gestito con i consueti consigli dietetici (3/15, 20%). Il punteggio RDQ totale e il sottopunteggio della dispepsia sono diminuiti significativamente nel tempo in entrambi i gruppi, senza differenze in base al gruppo di dieta assegnato.


Fonte: Neurogastroenterology and Motility

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