
Rischio di polmonite da Pneumocystits tra persone con infezione da HIV, uno studio danese
La polmonite da Pneumocystis resta un problema significativo tra le persone con infezione da HIV e diagnosi tardiva; un fenomeno […]
Sebbene gli sforzi globali abbiano ridotto l’incidenza dell’HIV/AIDS, l’aumento della prevalenza dovuto alla sopravvivenza prolungata con la terapia antiretrovirale presenta sfide persistenti. Le disparità regionali e l’aumento dell’incidenza tra specifiche fasce demografiche sottolineano la necessità di interventi mirati e duraturi. È la conclusione cui è arrivato, su AIDS Research and Therapy, un gruppo coordinato da Yuanfang Chen Jiangsu, del Province Engineering Research Center of Health Emergency di Nanjing, in Cina.
Secondo gli autori, la trasformazione dell’HIV in una condizione cronica, unita alle disparità regionali e all’evoluzione dei trend epidemiologici, richiede un’analisi aggiornata del carico di malattia. Il team ha condotto un’analisi completa del carico di HIV/AIDS tra gli individui di età compresa tra 15 e 79 anni dal 1990 al 2021, utilizzando i dati più recenti del database Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) 2021.
Nel periodo considerato, i tassi di incidenza standardizzati per età (ASIR) dell’HIV/AIDS a livello globale sono diminuiti del 41%, mentre i tassi di prevalenza standardizzati per età (ASPR), i tassi di mortalità (ASMR) e i tassi di anni di vita aggiustati per disabilità sono aumentati rispettivamente del 222%, del 57% e del 59%.
L’Africa subsahariana ha registrato il più alto ASPR nel 2021, mentre Oceania, Asia meridionale ed Europa orientale hanno registrato la crescita più significativa nell’arco di tre decenni. In particolare, il 1997 e il 2015 sono stati anni caratterizzati dal calo dell’ASIR e il 2004 dalle riduzioni dell’ASMR. La crescita della popolazione è stato il principale fattore determinante dell’aumento dell’incidenza nelle regioni con indice socio-demografico inferiore, mentre i cambiamenti epidemiologici hanno avuto maggiore influenza nelle aree con quello superiore. Il modello età-periodo-coorte ha mostrato un picco di incidenza di HIV/AIDS tra gli individui di età compresa tra 25 e 34 anni, con un rischio di incidenza decrescente nelle successive coorti e periodi di nascita. Infine, l’analisi della disuguaglianza sanitaria dal 1990 al 2021 ha rivelato un sostanziale ampliamento delle disparità tra i Paesi, con l’indice della disuguaglianza in aumento da 265 a 1006.
Fonte: AIDS Research and Therapy 2025
https://aidsrestherapy.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12981-025-00745-5
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