Rischio di malattie autoimmuni dopo infezione da Sars-Cov-2

Uno studio di coorte pubblicato sulla rivista JAMA Network ha esaminato il rischio di nuove diagnosi di malattie autoimmuni nei 300 giorni successivi all’infezione da SARS-CoV-2, varianti Delta o Omicron BA.1 o BA.2, in adulti vaccinati e con booster, rispetto a un gruppo di controllo senza infezione. Lo studio, condotto a Singapore tra il 1 settembre 2021 e il 7 marzo 2022, ha coinvolto 1.766.036 adulti, di cui 480.082 casi e 1.285.954 controlli.

I risultati hanno mostrato che non vi è stato un rischio significativamente elevato di 12 malattie autoimmuni prespecificate tra i casi di infezione da varianti Delta e Omicron. Tuttavia, è stato osservato un aumento del rischio di malattie infiammatorie intestinali (AHR, 2.23; 95% CI, 1.45-3.46; P < .001) e disturbi cutanei bollosi (AHR, 4.88; 95% CI, 2.47-9.66; P < .001) solo nel sottogruppo di pazienti ospedalizzati durante la predominanza della variante Omicron. Inoltre, un rischio elevato di vasculite (AHR, 5.74; 95% CI, 1.48-22.23; P = .01) è stato osservato nelle infezioni da variante Omicron in individui vaccinati, ma non nel sottogruppo corrispondente che aveva ricevuto il booster.

In conclusione, lo studio non ha rilevato un rischio a lungo termine significativamente elevato di malattie autoimmuni dopo l’infezione da SARS-CoV-2 varianti Delta e Omicron BA.1 o BA.2, ad eccezione di un modesto aumento del rischio di malattie infiammatorie intestinali e disturbi cutanei bollosi nel sottogruppo ospedalizzato durante la predominanza della variante Omicron. La vaccinazione con booster sembra mitigare il rischio di sequele autoimmuni a lungo termine.

Fonte: Wee LE, Lim JT, Tay AT, et al. Autoimmune Sequelae After Delta or Omicron Variant SARS-CoV-2 Infection in a Highly Vaccinated Cohort. JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2430983. doi:10.1001/jamanetworkopen.2024.30983

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39212988/

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