Un nuovo algoritmo permette di diagnosticare correttamente il reflusso dopo un intervento di chirurgia bariatrica

In uno studio pubblicato su Gastroenterology Report viene suggerito un algoritmo graduale per aiutare a diagnosticare la malattia da reflusso gastroesofageo dopo gastrectomia a manica (SG) e bypass gastrico Roux-en-Y (RYGB), per determinare la causa sottostante e dirigere la gestione e il trattamento. Gli interventi chirurgici bariatrici sono spesso complicati dallo sviluppo di una malattia da reflusso gastroesofageo de novo (MRGE) o dal peggioramento di una MRGE preesistente. “I tassi crescenti di obesità e interventi chirurgici bariatrici in tutto il mondo sono paralleli a un aumento del numero di pazienti che richiedono una valutazione post-chirurgica di MRGE. Tuttavia, attualmente non esiste un approccio standardizzato per la valutazione della MRGE in questi pazienti” afferma Omar Ghanem, della Mayo Clinic, Rochester, USA, autore principale dello studio.

I ricercatori, per approfondire la questione, hanno portato avanti una revisione della letteratura e hanno delineato la relazione tra MRGE e gli interventi chirurgici bariatrici più comuni, ovvero gastrectomia a manica e bypass gastrico Roux-en-Y, con particolare attenzione alla fisiopatologia, alla valutazione obiettiva e ai disturbi anatomici e della motilità sottostanti. Gli esperti raccomandano di iniziare la diagnosi post operatoria con imaging del tratto gastrointestinale non invasivo per identificare eventuali anomalie anatomiche. Successivamente, si passa a studi avanzati di pHmetria e imaging, per valutare obiettivamente la MRGE e determinare l’eziologia anatomica o di motilità sottostante. La gestione successiva dipende dai risultati del test e può includere riparazione dell’ernia iatale, riduzione delle dimensioni della sacca gastrica, o altri interventi chirurgici o endoscopici, nonché il rinvio a centri per la motilità gastrointestinale per un’ulteriore valutazione. I pazienti con valutazioni negative possono soffrire di disturbi dell’interazione intestino-cervello (DGBI) e devono essere indirizzati a terapia comportamentale, consulenza nutrizionale e gastroenterologo

Gastroenterol Rep (Oxf). 2023

https://academic.oup.com/gastro/article/doi/10.1093/gastro/goad028/7193367

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