Aumentato rischio di IBD tra chi ha infezione da salmonella non tifoidea
L’infezione da salmonella non tifoidea sarebbe associata a un aumentato rischio di sviluppare malattia infiammatoria intestinale (IBD), soprattutto colite ulcerosa. […]
Pedalare a intensità moderata durante la dialisi potrebbe migliorare drasticamente la salute del cuore dei pazienti con insufficienza renale, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Kidney International Reports e condotta dai ricercatori dell’Università di Leicester supportata dall’ente benefico Kidney Research UK e National Institute for Health Research (NIHR ) Leicester Biomedical Research Center.
La dialisi può, nel tempo, favorire lo sviluppo di insufficienza cardiaca. Lo studio prospettico, in aperto, randomizzato e controllato in cluster in singolo cieco CYCLE-HD ha incluso 101 pazienti a cui sono stati proposti 30 minuti di esercizio di intensità moderata su una bicicletta appositamente adattata durante le loro sessioni di dialisi regolari.
Dopo sei mesi di studio, i cuori dei partecipanti sono stati valutati con una risonanza magnetica e confrontati con l’imaging preliminare. I pazienti che avevano pedalato hanno mostrato miglioramenti: i loro cuori erano più vicini a una dimensione “normale”, avevano meno cicatrici e c’era meno rigidità dei vasi sanguigni principali.
James Burton, capo investigatore dello studio, osserva: “Sappiamo che essere più attivi può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache, oltre a aiutare a controllare il peso, ridurre la pressione sanguigna e il colesterolo e migliorare la salute mentale”. Per tutti questi motivi, ma soprattutto perché il rischio di malattie cardiache è così alto, mantenersi attivi è particolarmente importante per le persone in dialisi. Però la dialisi tre volte a settimana occupa quasi tutta una giornata, resta poco tempo per fare altro.
Jeremy Hughes, presidente di Kidney Research UK aggiunge: “Lo studio dimostra che questo semplice intervento mantiene i cuori sani e riduce il rischio cardiaco associato all’insufficienza renale”.
Fonte: Kidney International Reports