Diabete: gli aspetti muscoloscheletrici della patologia non vanno sottovalutati

Uno studio pubblicato su PeerJ evidenzia l’impatto significativo del diabete mellito di tipo 2 sulla forza muscolare della spalla e sulla precisione del riposizionamento articolare.

“Il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) è un disturbo metabolico diffuso con implicazioni sistemiche, che può incidere sulla salute muscoloscheletrica. Noi abbiamo voluto valutare la forza dei muscoli della spalla e l’accuratezza del riposizionamento articolare negli individui con T2DM, esplorando potenziali correlazioni e facendo luce sulle conseguenze muscoloscheletriche della patologia” afferma Ravi Shankar Reddy, della King Khalid University, Abha, Aseer, Arabia Saudita, che ha diretto il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno arruolato 172 partecipanti utilizzando il metodo del campionamento di convenienza, includendo 86 individui con T2DM e un gruppo asintomatico di pari età. La forza della spalla è stata valutata utilizzando un dinamometro portatile, mentre la precisione del riposizionamento articolare è stata valutata con un inclinometro digitale elettronico.

Ebbene, gli individui con T2DM hanno mostrato una forza muscolare della spalla ridotta rispetto agli individui asintomatici, e la precisione del riposizionamento articolare era significativamente inferiore nel gruppo T2DM. Sono state osservate correlazioni negative tra la forza della spalla e la precisione del riposizionamento articolare in varie direzioni (da -0,29 a -0,46), a indicare che una maggiore forza muscolare era associata a una migliore precisione del riposizionamento articolare nei soggetti con T2DM. “Una forza ridotta e una ridotta precisione sono evidenti nei soggetti con T2DM, e questo sottolinea l’importanza di affrontare gli aspetti muscoloscheletrici nella gestione del diabete. Le correlazioni negative suggeriscono che il miglioramento della forza muscolare della spalla può portare a una migliore precisione del riposizionamento articolare, contribuendo potenzialmente a un miglioramento del funzionamento fisico in questa popolazione” concludono gli autori.

Fonte: PeerJ. 2024

https://peerj.com/articles/17630/

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