La gestione del dolore da metastasi ossee è ancora inadeguata per molti pazienti

Secondo uno studio pubblicato su Clinical Medicine Insights: Oncology, nonostante i progressi nella terapia del dolore, una quota significativa di pazienti con metastasi ossee (BMs) continua a non ricevere un’adeguata gestione del dolore, soprattutto in ambito ambulatoriale e tra i pazienti in migliori condizioni generali.

“Le metastasi ossee rappresentano una complicanza frequente nei pazienti oncologici, e spesso causano un dolore significativo, che compromette la qualità della vita e che necessita di un trattamento efficace. Il nostro obiettivo era proprio quello di valutare l’efficacia della gestione del dolore nei pazienti sottoposti a radioterapia palliativa e identificare i fattori associati all’adeguatezza della stessa” affermano gli autori, guidati da Savino Cilla, del Responsible Research Hospital, Campobasso, Italia.

I ricercatori hanno condotto un’analisi osservazionale su 560 pazienti arruolati nel trial PRAIS (Palliative Radiotherapy and Inflammation Study) in diversi centri europei. Per valutare l’adeguatezza della gestione del dolore è stato utilizzato il Pain Management Index (PMI). Tra i predittori principali sono stati considerati lo stato funzionale secondo la scala di Karnofsky (KPS), il contesto di cura, il tipo di tumore primario e il sito delle metastasi ossee.

L’analisi dei dati ha mostrato che il 19,0% dei pazienti ha ricevuto una gestione inadeguata del dolore (PMI < 0). In particolare, solo il 59,3% dei pazienti con un punteggio KPS ⩾ 90 ha ricevuto una terapia analgesica adeguata, rispetto all’85,0% di quelli con KPS < 90. Nei pazienti trattati in regime ambulatoriale, l’inadeguatezza del trattamento ha raggiunto il 23,7%, mentre era significativamente inferiore nei contesti di cure palliative o hospice (3,8%).

Inoltre, tra i pazienti ambulatoriali, l’adeguatezza della gestione del dolore variava in base al tipo di tumore primario, con esiti migliori per i pazienti con tumore polmonare (89,2%) rispetto ad altri tipi di tumore (79,1%). Nei pazienti non ambulatoriali la gestione della terapia era meno efficace in chi era sottoposto a radioterapia per metastasi pelviche (89,5%) rispetto ad altri siti (95,7%).

“Nonostante l’inadeguatezza della gestione del dolore sia risultata inferiore rispetto a studi precedenti, i dati mostrano una variabilità significativa in base allo stato di salute del paziente, al contesto assistenziale, al tipo di tumore e alla sede delle metastasi ossee. I nostri risultati sottolineano l’importanza di approcci personalizzati nella gestione del dolore, con particolare attenzione agli ambulatoriali e ai pazienti oncologici in buone condizioni generali ma con dolore significativo” concludono gli autori.

Fonte: Clin Med Insights Oncol. 2025

https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/11795549241297054

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