Ruolo indipendente dello stress iperglicemico nello sviluppo del diabete di tipo 2

Uno studio di coorte pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha evidenziato l’associazione indipendente tra il rapporto di stress iperglicemico (SHR) e l’incidenza del diabete di tipo 2 (T2D). Lo SHR, indicatore dell’iperglicemia acuta, è stato recentemente correlato a esiti clinici sfavorevoli, ma il suo ruolo come predittore autonomo dello sviluppo di T2D era finora poco esplorato.

La ricerca ha coinvolto 8.978 partecipanti di età pari o superiore a 45 anni, privi di diabete all’inizio dello studio, provenienti dal China Health and Retirement Longitudinal Study (CHARLS). L’obiettivo era valutare l’incidenza di T2D fino al 31 dicembre 2020, analizzando il legame con lo SHR. I partecipanti sono stati suddivisi in quartili basati sui livelli di SHR e sono stati utilizzati modelli di regressione di Cox e modelli di rischio competitivo di Fine-Gray per valutare l’associazione, con aggiustamenti per glicemia a digiuno e livelli di HbA1c.

Durante un follow-up medio di 7,8 anni, 1.084 soggetti hanno sviluppato T2D. L’analisi di regressione di Cox ha rivelato che coloro nel quartile più alto di SHR presentavano un rischio significativamente maggiore di sviluppare T2D rispetto al quartile più basso (HR 1,48, IC 95% 1,26-1,75, P per trend < 0,001). I risultati sono rimasti coerenti anche dopo analisi stratificate per sesso, obesità e fumo. L’aggiunta dello SHR ai modelli predittivi basati su glicemia a digiuno e HbA1c ha migliorato significativamente la capacità predittiva del modello (test di DeLong, P = 0,013).

Questi risultati indicano che lo SHR potrebbe essere un marcatore indipendente per la stratificazione del rischio e la previsione del T2D, potenzialmente migliorando l’accuratezza predittiva rispetto ai soli parametri glicemici tradizionali.

Fonte: Cardiovasc Diabetol 2025

https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-024-02567-7

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