Osteoartrosi dell'anca: l’efficacia del concentrato di aspirato midollare
I risultati di una revisione sistematica, pubblicata su Indian journal of orthopaedics nel 2024, hanno dimostrato che la somministrazione di […]
La dislipidemia è comune nei pazienti con artrite idiopatica giovanile (JIA). Inoltre, i pazienti con la patologia possono presentare anche un rischio maggiore di aterosclerosi e di malattie cardiovascolari in età avanzata rispetto alle persone “sane”. Questi sono i risultati resi noti in una meta-analisi effettuata da un team di ricercatori della capitale cinese, pubblicata nel 2023 su Lipids in health and diseas. Il loro scopo era quello di analizzare i profili lipidici nei pazienti con la patologia: in totale, hanno incluso sedici studi con 1.502 partecipanti, tra cui 639 persone con diagnosi di JIA e 863 controlli sani.
Dall’analisi hanno scoperto che: i livelli di colesterolo delle lipoproteine a bassissima densità [SMD=-0,411, 95% CI (-0.774~-0.048), P = 0,026], colesterolo delle lipoproteine ad alta densità [SMD=-0. 528, 95% CI (-0.976~-0.079), P = 0,021], e apolipoproteina A1 [SMD=-1,050, 95% CI (-1.452~-0.647), P = 0,000] nei pazienti con JIA erano statisticamente inferiori a quelli osservati nei controlli sani. Invece, il livello di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità [SMD = 0,202, 95% CI (0.003 ~ 0.400), P = 0,046] era più alto nei pazienti affetti dalla malattia. Per quanto riguarda l’indice di massa corporea, le lipoproteine ad alta densità, le lipoproteine a bassa densità, i trigliceridi, colesterolo totale e livelli di apolipoproteina B, i ricercatori non hanno trovato differenze significative nei due gruppi.
In conclusione, i risultati di questa meta-analisi suggeriscono che la dislipidemia è una condizione diffusa nei pazienti con JIA e che questi corrono un rischio superiore di soffrire di aterosclerosi e di malattie cardiovascolari in età avanzata nel corso della vita. Pertanto, è possibile intervenire precocemente per ridurre i lipidi nel sangue dei pazienti affetti da JIA con iperlipidemia, migliorando così la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. In studi futuri, è ancora necessario analizzare se esiste un’interazione tra i diversi indici lipidici e condurre uno studio di coorte di popolazione di dimensioni maggiori per esplorare il meccanismo fisiopatologico dei disturbi lipidici in questa patologia.
Fonte: Lipids in health and disease
https://lipidworld.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12944-023-01885-1
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