Diabete e ictus: rischio aumentato di eventi vascolari e mortalità

Uno studio pubblicato sulla rivista Cardiovascular Diabetology ha evidenziato come il diabete mellito (DM), il prediabete e la resistenza all’insulina siano altamente prevalenti nei pazienti con ictus ischemico (IS). Il DM è associato a un rischio maggiore di esiti negativi dopo un IS.

L’obiettivo dello studio era investigare il rischio di eventi vascolari ricorrenti e mortalità associati a un metabolismo del glucosio alterato rispetto alla normoglicemia nei pazienti con IS e attacco ischemico transitorio (TIA). La ricerca sistematica della letteratura è stata effettuata su PubMed, Embase e Cochrane Library il 21 marzo 2024, includendo anche la ricerca per citazione. Sono stati inclusi studi che comprendevano pazienti con IS o TIA e esposizioni a un metabolismo del glucosio alterato. È stato utilizzato uno strumento di valutazione della qualità degli studi per valutare il rischio di bias. Gli esiti aggiustati per i covariati sono stati aggregati utilizzando una meta-analisi a effetti casuali.

I principali esiti considerati erano ictus ricorrente, eventi cardiaci, mortalità cardiovascolare e per tutte le cause e un composito di esiti vascolari. Dei 10.974 studi identificati, 159 erano idonei e il 67% presentava un basso rischio di bias. Il DM è stato associato a un aumento del rischio di eventi compositi (HR aggregato (pHR) su 445.808 pazienti: 1,58, IC 95% 1,34–1,85, I2 = 88%), ictus ricorrente (pHR su 1.161.527 pazienti: 1,42, IC 95% 1,29–1,56, I2 = 92%), eventi cardiaci (pHR su 443.863 pazienti: 1,55, IC 95% 1,50–1,61, I2 = 0%) e mortalità per tutte le cause (pHR su 1.031.472 pazienti: 1,56, IC 95% 1,34–1,82, I2 = 99%). Il prediabete è stato associato a un aumento del rischio di eventi compositi (pHR su 8.262 pazienti: 1,50, IC 95% 1,15–1,96, I2 = 0%) e ictus ricorrente (pHR su 10.429 pazienti: 1,50, IC 95% 1,18–1,91, I2 = 0), ma non con la mortalità (pHR su 9.378 pazienti: 1,82, IC 95% 0,73–4,57, I2 = 78%). La resistenza all’insulina è stata associata a ictus ricorrente (pHR su 21.363 pazienti: 1,56, IC 95% 1,19–2,05, I2 = 55%), ma non con la mortalità (pHR su 21.363 pazienti: 1,31, IC 95% 0,66–2,59, I2 = 85%).

In conclusione, il DM è associato a un aumento del 56% del rischio relativo di morte dopo IS e TIA. Le stime del rischio riguardanti gli eventi ricorrenti sono simili tra prediabete e DM, indicando un elevato carico di rischio cardiovascolare già nelle fasi precursori del DM. Tuttavia, è stata riscontrata un’alta eterogeneità tra la maggior parte degli esiti.

Fonte : Cardiovasc Diabetol 2024

https://cardiab.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12933-024-02413-w

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