Colangite biliare e diabete sono legati da una relazione causale bidirezionale
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology, tra il diabete di tipo 1 e la colangite biliare primitiva esiste […]
“La chirurgia bariatrica migliora significativamente gli esiti glicemici e metabolici nei pazienti obesi con T2DM (diabete mellito di tipo 2)”. Lo conferma una meta-analisi pubblicata nel 2025 su Diabetes, obesity & metabolism, condotta da ricercatori cinesi. Gli autori hanno valutato l’impatto dell’intervento bariatrico sugli esiti glicemici e metabolici, inclusi: glicemia a digiuno (FBG), glicemia postprandiale (PPG), HbA1c, C-peptide, HOMA-IR e insulinemia a digiuno.
Dall’analisi di 39 studi, che hanno coinvolto complessivamente 3855 partecipanti, è emerso che la chirurgia bariatrica determina una riduzione significativa della glicemia a digiuno [differenza media ponderata (WMD) = 3,461; IC 95%: 2,740-4,182; p < 0,001)], della glicemia postprandiale (WMD = 6,153; IC 95%: 4,298-8,007; p < 0,001) e dei livelli di emoglobina glicata HbA1c (WMD = 2,085; IC 95%: 1,561-2,608; p < 0,001). Sono stati inoltre osservati miglioramenti modesti, sebbene non statisticamente significativi, nei livelli di C-peptide [differenza media standardizzata (SMD) = 0,358; IC 95%: -0,043 a 0,759; p = 0,075)] e di insulina a digiuno (SMD = 1,593; IC 95%: -0,392 a 3,577; p = 0,104). Al contrario, la riduzione dei valori di HOMA-IR è risultata significativa (WMD = 2,480; IC 95%: 1,010-3,950; p = 0,009).
I dati supportano, quindi, l’integrazione della chirurgia bariatrica nei percorsi di gestione del diabete, in quanto rappresenta un approccio promettente per il controllo duraturo della malattia e la prevenzione delle sue complicanze. In futuro, sarà necessario sviluppare altri studi per approfondire gli esiti a lungo termine e i meccanismi fisiopatologici coinvolti.
Fonte: Diabetes, obesity & metabolism
https://dom-pubs.pericles-prod.literatumonline.com/doi/10.1111/dom.16475