Chirurgia minimamente invasive nei tumori stromali gastrointestinali: nei centri con esperienza la sicurezza è assicurata

Gli approcci minimamente invasivi per i tumori stromali gastrointestinali eseguiti in pazienti selezionati e in centri esperti sono sicuri, secondo uno studio pubblicato su Cancers, che riferisce inoltre che un approccio robotico rappresenta un’opzione utile, soprattutto per i tumori stromali che sono più grandi di cinque centimetri, anche situati in luoghi sfavorevoli.


“I tumori stromali gastrointestinali (GIST) sono molto frequentemente localizzati nello stomaco. Nell’ambito di un approccio multidisciplinare, la chirurgia rappresenta la migliore opzione terapeutica, e consiste principalmente in una resezione gastrica a cuneo. Abbiamo voluto esaminare però quanto sia sicura la chirurgia mininvasiva in questi casi” afferma Graziano Ceccarelli, dell’Ospedale San Giovanni Battista di Foligno, dell’Ospedale San Matteo di Spoleto e dell’Ospedale San Donato di Arezzo, primo autore dello studio.


I ricercatori hanno studiato 81 pazienti con un tumore stromale gastrointestinale primitivo localizzato nello stomaco, sottoposti a intervento chirurgico presso tre unità chirurgiche. Di questi individui, 36 erano stati sottoposti a laparoscopia, e 45 a chirurgia robotica in tre centri di riferimento. I maschi erano 35 (43,2%), e l’età media era di 66,64 anni. Il punteggio ASA ≥3 era 6 (13,3%) nella chirurgia robotica e 4 (11,1%) nella chirurgia laparoscopica, e la dimensione media del tumore era di 4,4 cm. La maggior parte delle procedure erano resezioni a cuneo, e il tempo operatorio principale era di 151 min in chirurgia robotica e 97 min in laparoscopia. La conversione è stata necessaria in cinque casi.


Fonte: Cancers

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