L’indice circonferenza della vita-glucosio predice il diabete, ma bisogna tenere conto

L’indice circonferenza della vita-glucosio (waist circumference-glucose, WyG), un parametro che combina la circonferenza vita con i livelli glicemici, potrebbe rappresentare un utile strumento predittivo per il diabete, tenendo conto di alcune differenze di genere, secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports e condotto da Cheng Huang, del First People’s Hospital of Xiaoshan District di Hangzhou, Zhejiang, Cina.

“Il diabete è una patologia cronica in crescita a livello globale e la capacità di identificarne precocemente i soggetti a rischio rappresenta un obiettivo fondamentale di sanità pubblica. Il WyG ha mostrato un’efficace capacità predittiva del rischio di diabete, ma fino ad oggi non era stata esplorata la sua performance nella popolazione giapponese, né le eventuali differenze di genere” spiegano gli autori.

Per colmare questo vuoto conoscitivo, i ricercatori hanno analizzato un campione di 15.464 adulti giapponesi inizialmente non diabetici (7.034 donne e 8.430 uomini), valutando la relazione tra WyG e incidenza di diabete tramite modelli di regressione di Cox multivariati e analisi di sottogruppo basate sul sesso. Gli esperti hanno riscontrato che il WyG è significativamente associato al rischio di sviluppare il diabete in entrambi i sessi; tuttavia, nei sottogruppi maschili, la forza dell’associazione era influenzata dall’età e dalla presenza di steatosi epatica. I valori dell’area sotto la curva (AUC) delle analisi ROC dipendenti dal tempo hanno mostrato buone performance predittive, posizionandosi tra 0,73 e 0,78 nelle donne, e tra 0,73 e 0,77 negli uomini. Inoltre, sono stati identificati valori soglia specifici per sesso oltre i quali il rischio relativo di diabete aumentava sensibilmente (WyG > 8,19 per le donne e > 8,32 per gli uomini). Lo studio ha utilizzato anche analisi di sensibilità e calcolo degli E-value per valutare la robustezza dei risultati e l’influenza di potenziali fattori confondenti non misurati. “I nostri risultati suggeriscono che il WyG sia uno strumento utile nella predizione del diabete, ma che la sua interpretazione dovrebbe tener conto delle differenze di genere” concludono gli autori.

Fonte: Sci Rep. 2025

https://www.nature.com/articles/s41598-025-07671-6

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