Enterografia con risonanza magnetica utile nel valutare la risposta clinica nei pazienti pediatrici con IBD
L’indice di motilità mediante enterografia con risonanza magnetica (MRE) coincide con la risposta clinica ed è più sensibile rispetto al […]
Soffrire di malattia da reflusso e avere un grado Hill III-IV prima di un intervento di gastrectomia a manica conferiscono un rischio maggiore di avere il reflusso nel periodo postoperatorio, secondo uno studio pubblicato su Surgery for Obesity and Related Diseases.
“La gastrectomia a manica (SG) è associata alla malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) postoperatoria. Il grado Hill endoscopico più elevato è stato collegato a MRGE nei pazienti prima di eseguire l’intervento chirurgico. Non è noto tuttavia come il grado di Hill preoperatorio sia correlato a MRGE dopo l’operazione” afferma Rafael Alvarez, della Case Western Reserve University School of Medicine, Cleveland, USA, autore principale del lavoro.
I ricercatori hanno voluto approfondire la relazione tra il grado Hill preoperatorio e gli esiti di MRGE a due dalla SG. Per questo hanno studiato tutti i pazienti (n = 882) sottoposti a SG da cinque chirurghi in un ospedale universitario da gennaio 2015 a dicembre 2019. Erano disponibili set di dati completi per 360 pazienti, che sono stati inseriti nelle analisi. MRGE è stata definita come la presenza in cartella clinica di una diagnosi accompagnata da farmacoterapia. I pazienti con MRGE postoperatoria (n = 193) sono stati confrontati con quelli senza tale diagnosi (n = 167).
La presenza di MRGE è aumentata al follow-up postoperatorio effettuato a 25,2 (3,9) mesi rispetto ai valori preoperatori (53,6% rispetto a 41,1%). Gli esiti secondari di MRGE al follow-up includevano malattia de novo (41,0%), malattia persistente (33,1%), malattia risolta (28,4%), malattia peggiorata (26,4%) e malattia migliorata (12,2%). L’endoscopia postoperatoria si è verificata nel 26,4% dei pazienti, e il reintervento per MRGE nel 6,7%. I pazienti con MRGE postoperatorio hanno mostrato una maggiore prevalenza di Hill grado III-IV (32,6% rispetto a 19,8%) e ernia iatale (HH) rispetto ai pazienti senza MRGE postoperatorio. Le frequenze di gastrite, esofagite, duodenite e ulcera peptica sono risultate simili tra i gruppi. È stata osservata una maggiore prevalenza di MRGE preoperatoria, apnea ostruttiva del sonno e ansia nei pazienti con MRGE postoperatorio rispetto a quelli senza. Dopo aggiustamenti, la presenza di MRGE preoperatoria e un grado Hill III-IV sono stati associati in modo indipendente con la presenza di MRGE postoperatorio.
“L’esofagogastroduodenoscopia preoperatoria deve essere utilizzata per consigliare i pazienti sul rischio di MRGE postoperatoria dopo questa procedura. Il grado di Hill può aiutare a guidare la scelta dell’intervento” concludono gli autori.
Fonte: Surg Obes Relat Dis. 2022
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1550728922007912
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